lettera aperta al Presidente Mattarella

Presidente Mattarella, i figli prendono esempio dai genitori

Proprio così, signor presidente.
Detta in altre parole: i genitori devono preoccuparsi di dare ai figli l’esempio giusto. Solo dopo possono chiedere conto ai figli del loro operato.
E’ molto semplice.
Da un po’ di tempo, chi guida l’Italia si è messo in testa di sgridare i cittadini perché troppo spesso seguono l’esempio dei loro simbolici “genitori” (politici e burocrati).
Adesso ci si è messo anche lei.
E con che toni, poi!
La prego, signor presidente, inizi con riprendere chi le ha dato questo suggerimento assurdo.


Subito dopo rifaccia il suo discorso così:
“cari cittadini, da oggi inizia una campagna di moralizzazione generale.
Prima ci sarà una lotta contro la corruzione dei pubblici amministratori e politici a tutti i livelli, dal più alto al più basso. Tutti potranno lavorare nelle istituzioni, o rappresentarle, SOLO se dimostreranno di essere onesti.
Per esempio, se uno dovrà all’erario una certa cifra, potrà avere la stessa rateizzazione concessa ad un qualsiasi altro cittadino. E soltanto quella.


La seconda fase riguarderà i cittadini che non pagano assolutamente le tasse, i cosidetti “evasori totali”. a questi faremo capire che le tasse sono il segno della partecipazione di ognuno alla vita del paese. E li costringeremo a pagare come tutti.
Poi ci sarà una terza fase. Quella che prevede il rispetto per i cittadini che pagano già le tasse. Verificheremo che paghino il giusto, non di meno ma neanche di più.
A questi dico: “cari cittadini, so che la tassazione odierna, che spesso supera il 70%, è veramente eccessiva da qualunque parte la si guardi. So che sta mettendo in serissima difficoltà chi rischia ogni giorno, lavorando in proprio.

Questo è molto ingiusto e va corretto.”

Ecco, signor presidente, io non voglio entrare nel merito della distribuzione dei beni del paese, ma le chiedo di rifare il discorso partendo dai doveri dei governanti e dal rispetto di chi cerca di fare il proprio dovere.

E’ l’unico modo che le resta per non fare la figura di difendere quei genitori, che prima danno un esempio sbagliato ai figli, poi li sgridano e li puniscono se quelli sbagliano.

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