Il necessario per rilassarsi

Mi viene chiesto sempre più spesso qual è il modo psicologico più efficace per rilassarsi. Domanda più che mai pertinente in questo momento in cui crescono a dismisura numero e varietà di stress.

Innanzitutto va detto che ci sono molti metodi psicologici che possono favorire il rilassamento e che questi metodi differiscono sia per la durata del risultato che per dettagli di procedura.
Alla seconda categoria appartengono una serie di metodi che sembrano diversi, ma nella sostanza non lo sono così tanto da meritare quella particolare attenzione che spesso richiedono i loro sostenitori.

In ogni caso, tutti i metodi di rilassamento sono figli della stessa esigenza scientifica: liberare il cervello dalle scorie negative che non sono state espulse al momento opportuno.

Le scorie negative sono emozioni sviluppatesi da episodi o fantasie schioccanti. La loro gravità può derivare dalla loro consistenza, o dalla durata, o da entrambe le caratteristiche.
Sono fantasie, rimaste a sostituire carenze vissute come troppo gravi, sono pensieri senza sbocco chiamati a dare risposte che non arriveranno mai, sono scene dolorose che appaiono senza che il soggetto lo desideri.
Insomma. sono tutti gli elementi che la memoria ha mantenuto, suo malgrado, in quel bacino che Freud ha chiamato inconscio, e che ha scoperto essere responsabile di molte delle azioni indesiderate degli esseri umani.
I metodi di rilassamento comportamentali
, quelli che ho chiamato di seconda categoria, cercano di stendere un velo su questo tipo di memoria. Cioè, non indagano sulla catena di cause della tensione o dell’ansia o della fobia, ma cercano di agire, direttamente o indirettamente, su quelle parti del cervello che rispondono alle provocazioni emotive generando il sintomo.
I metodi comportamentali, e ne cito solo qualcuno, possono agire sul corpo (respirazione, tensione e rilascio, massaggio) o sulla mente (ipnosi-autoipnosi, meditazione, visualizzazione) o su entrambi (musicoterapia, yoga).
Come ho detto all’inizio, ho citato solo i metodi psicologici, sia che si riferiscano alla psicologia moderna sia che derivino da concezioni più antiche, di qualunque parte del mondo.

E’ chiaro a questo punto che il metodo più completo comprende sia la conoscenza profonda di se stessi, sia una o due tecniche brevi, da utilizzare in caso di necessità sporadica, oppure di fase in cui il sintomo risulti in qualsiasi modo invalidante.  Se uno stato d’ansia, o una fobia non permettono il normale vivere quotidiano è chiaro che il metodo breve ha la sua importanza, o diventa indispensabile prima di combattere le cause.

Va in questa direzione “Mosaico-rel” un metodo che ho registrato più di vent’anni fa, ma nato e cresciuto ad inizio degli anni 80.
Lo si può seguire su Universidue.eu all’interno del corso
“rilassamento e ipnosi”.

A parte questo corso specifico resta importante decidere prima, possibilmente in seguito ad una psico-diagnosi, quale sia più conveniente per se stessi, considerando tutti i fattori di cui si è a conoscenza.

 

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