LE VIOLENZE NEI LEGAMI FRATERNI E DI COPPIA

Riflessioni e proposte d’intervento psicoanalitico

vietnam in guerra

Come premessa al convegno che terremo in dicembre, come al solito riservato a laureati in psicologia e medicina, abbiamo messo l’affermazione che il genere umano è violento e non lo è solo in caso di legittima difesa personale o sociale.

E’ un’amara constatazione, purtroppo sotto gli occhi di tutti, e noi ci siamo chiesti che cosa ancora possiamo fare utilizzando la nostra professione, pur con i limiti di condizione, di tempo di spazio e di controllo che ha.

Innanzitutto abbiamo fatto una distinzione essenziale tra aggressività e violenza.
In questa distinzione, l’aggressività è una caratteristica utilizzabile anche a scopi positivi, come superare degli ostacoli per crescere, mettersi in relazione con gli altri, avere rapporti sessuali, affrontare situazioni difficili.
Al contrario, la violenza è una forma di aggressività prevaricante e distruttiva. Prevaricante perché è sempre un’azione del più forte contro il più debole.

E’ quindi un’esagerazione, è un utilizzo perverso dell’aggressività: si tratta di due caratteristiche che appartengono alla componente non naturale, ma acquisita della personalità. Derivano da prevaricazioni, per quanto involontarie e inconsce, dei genitori, o di figure adulte sostitutive, sui figli. O dei fratelli sui fratelli.

fratello picchia sorella

Quello che per noi è interessante notare è che in quanto acquisite sono modificabili, in tutto o in parte, con la cura della psicoanalisi e altri interventi psicoterapeutici integrabili.
Possiamo anche partire da un punto di vista antropologico. Da discendenti dei simbolici genitori Adamo ed Eva, potremmo partire dall’omicidio di Abele attuato per mano del fratello Caino e dedurre che la violenza si sviluppa soprattutto nel rapporto tra fratelli. Sarebbe però riduttivo non includere la responsabilità dei genitori sull’educazione dei primi due simbolici nostri fratelli. Ci dovremmo chiedere cioè, che cosa avevano fatto i loro genitori per innescare appunto quel tipo di rapporto perverso.
Qual è dunque la radice: è quella che si origina dal rapporto di coppia oppure è quella distintiva della condizione di relazione forzosa in cui vengono a trovarsi i fratelli?

Nel corso del convegno prenderemo diversi esempi per disegnare tipi d’intervento possibili ed efficaci in questa società.
Li prenderemo utilizzando soprattutto la lunga esperienza clinica dei relatori, sfrutteremo la loro capacità di riflettere in senso psicoanalitico sulle cause più profonde delle distorsioni nella formazione della personalità, con particolare riferimento ai sintomi di violenza attiva e passiva.

Lascia un commento