LA LOGICA ROVESCIATA NEL RAPPORTO DI COPPIA

Ma se avesse ragione questa persona che continua a ripetermi le stesse cose, una, due, tre, mille volte e mi guarda stupito che io non capisca il suo linguaggio!
E se fosse il suo mondo terribile, pieno di ombre, di terrore e di minacce, ad essere vero, e non il mio: zeppo di emozioni ma infine logico e razionale?
La distanza tra lui e me è troppa per tentare di trovare un pensiero comune.
Ma anche la distanza che c’è tra lui e la sua compagna sembra abissale, eppure loro si capiscono.
Magari non proprio, ma capiscono di essere fatti l’una per l’altro mentre si mordono con le parole e s’incastrano con la violenza delle emozioni più dolorose.
Sono due persone piene di paure, che si utilizzano a vicenda nella speranza di trovare nell’altra uno scarico degli eccessi e un qualche tipo di contenimento.
Quando giovane fresco di laurea, ho fatto il tirocinio in una struttura psichiatrica ho deciso che quello non sarebbe mai stato il mio settore di competenza, per due motivi.
Primo, non avevo modo di utilizzare la bellezza del pensiero perché chi vive stretto nella morsa delle proprie paure non ha possibilità di ragionare.
Secondo, la sofferenza che vedevo in quelle persone era tantissima, debordante, ma soprattutto non era arginabile con gesti o con parole.  Infinitamente superiore alle sole forze umane, era fatta di una logica rovesciata, basata sulle fantasie. Una logica che non accettava confronti con la realtà.
Oggi rivedo quelle situazioni, ma non più limitate a casi straordinari.
Il mondo in cui la logica è rovesciata rispetto a quella che viene chiamata normalità, sta prendendo terreno piano piano, fino a prevalere ormai in diversi settori della vita quotidiana.
Vorrei essere in errore, essere in un momento di pessimismo e dovermi correggere. Lo farei volentieri se fosse possibile.

Non mi piace dover dedurre che la logica rovesciata rischia di completare la conquista di questa società entro tempi troppo brevi.
Ma come faccio?
Per esempio diverse coppie di cui tratto in studio sono sempre più in difficoltà: ci sono partner che non si capiscono appena passato il periodo d’innamoramento e altri che si allontanano quando arriva il primo figlio.
Già entro pochi anni dal matrimonio o dall’inizio della convivenza iniziano a litigare come se viaggiassero su due universi paralleli.
Salvo ricercarsi quando calano le forze e aumenta il bisogno di essere accuditi.
Qualcuno mi farà notare che c’è sempre stata qualche litigata tra partner. Ho scritto spesso cosa penso in proposito ma non è questo il punto.
Oggi gli scontri di coppia sono aumentati per numero, ma soprattutto per la loro violenza, davvero incomprensibile.
Significa che si è spaventati, che molte persone sono più spaventate. Ma di che cosa? Non lo sanno, sono spaventate dell’ignoto.
Un situazione tremenda perché l’ignoto non si controlla. Lo si cerca in chi ci è vicino o si trasforma chiunque in un nemico.

Si ragiona meno, si riesce meno a ragionare, perché quella che la psicologia sistemica chiama “meta comunicazione” e che serve proprio a dipanare i nodi che si creano nelle relazioni, si basa proprio sulla capacità di ragionare criticamente sul proprio modo di agire.
Se l’essere umano rinuncia alla sua prerogativa migliore, quella di ragionare, scende verso la condizione grezza dell’ignoranza, dove vince la prepotenza, dove domina solo il proprio tornaconto immediato.
E’ una ruggine che divora lentamente il cervello di ogni persona, prima di diventare una sorta di pandemia
Allora addio all’organizzazione sociale, al vivere civile, alla coppia in cui prevale l’amore per i figli e per chi condivide quell’impegno.
Ma non credo che sia questo che vogliamo in coscienza.
Forse seguiamo in modo automatico e inconscio chi provoca, chi vive sulle paure umane e sa come alimentarle.

Penso però che ci piacerebbe di più riprendere a coltivare il pensiero, ripartendo dalla forza dell’inconscio, dalla spontaneità e infine dalla capacità creativa.
Ci converrebbe certamente farci questo regalo: restituire a noi stessi il meglio della nostra natura.

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