Cosa serve per cambiare

Il titolo, fatto per introdurre un video, va rivisto dopo la lettura del testo. Quello che cerco di fare infatti è di ridurre a facilmente leggibili dei concetti che obiettivamente sono più per specialisti che per tutti. D’altronde questa moda partecipa alla diffusione di un sapere che a lungo è stato nascosto.
Ben cosciente che il pericolo è la banalizzazione ritengo comunque preferibile provarci.
Mi rivolgerò dunque ad un ipotetico lettore come se lo avessi di fronte. 
lo rivedo chiaramente perché è un soggetto frequente.
Mi dice che non ne può più delle assillanti pretese dei clienti e delle imposizioni fiscali sempre più pesanti. Aggiunge che purtroppo questo ha peggiorato anche il rapporto con la sua ragazza e mi chiede cosa deve fare.
Ovviamente si aspetta che anche lo psicoterapeuta abbia la sua stessa urgenza, visto che gliel’ha comunicata, e si aspetta che estragga la famosa bacchetta magica tanto potente nelle vecchie favole.
Ecco dunque un ennesimo tentativo di spiegare come agisce la psicoterapia, versione psicoanalitica.

Premessa.

Ricorda sempre la differenza che c’è tra sentirti potente e immaginarti onnipotente.
Il pensiero onnipotente è una compensazione automatica all’angoscia inconscia d’impotenza.
Chiaro?
Quanto più l’inconscio ha sensazioni e angosce d’impotenza tanto più grandi saranno le tue fantasie di onnipotenza.
Viceversa sentirti potente è frutto della consapevolezza dei tuoi attributi. 
Sottolinea la differenza in termini di salute.
Se pensi di essere onnipotente arrivi a pretendere da te stesso più di quanto possa ottenere nella realtà. Con possibile caduta depressiva.
Ora due considerazioni.

Prima.

Ogni essere umano nasce con un suo bagaglio di predisposizioni fisiche e di tendenze psico-relazionali, dovute alla genetica e al fatto che siamo tutti parte dell’universo.

E’ logico, ma è un dato che viene spesso ignorato, anche a causa delle distorsioni di astrologi e simili
Tra le stesse scuole di psicologia, comunque, poche lo considerano.

Ma la conseguenza è seria, perché molti crescono senza capir bene perché devono faticare per ottenere quello che altri ottengono con facilità.
E’ necessario conoscere la propria tendenza naturale e cercare di seguirla sempre.
Se ti sembra difficile, fatti aiutare da uno di noi perché è davvero indispensabile averla presente sempre.

Seconda.
Sappiamo che il cervello, ovvero l’intero sistema nervoso, è l’organo fisico che comanda il corpo e i suoi sensi, incamera notizie, elabora pensieri e parole, produce emozioni e induce comportamenti.
Dopo Freud ammettiamo che pensieri e comportamenti possono nascere da:
moti istintivi, cioè frutto della tua tendenza naturale;
ripetizioni automatiche, dovute alla necessità di adattamento all’ambiente;
pulsioni inconsce, frutto del bisogno di soddisfare obiettivi precedentemente rimossi;
—-oppure da decisioni coscienti.

Ripeto: moti istintivi, ripetizioni automatiche, pulsioni inconsce, o decisioni coscienti.

Facciamo un esempio col cibo, per vedere le 4 fasi:
Una: aver fame è un istinto.
Due: aver fame e prendere le posate per iniziare a mangiare è un gesto appreso, ripetitivo e automatico
Tre: aver fame, essere davanti al cibo, desiderarlo ma non riuscire a mangiarlo è spesso sintomo di nevrosi, cioè di un impulso dovuto a conflitti inconsci a base affettiva.
Quattro: scegliere che cosa mangiare, tra le cose disponibili, è una decisione cosciente.

Deduzione: per cambiare quello che non va nella tua vita serve la conoscenza di come tu funzioni a tutti i livelli.

Qua mi fermo per farti una domanda: sei sicuro di conoscerti?
Perché vedi, ciò che conosci è solo ciò che ammetti alla tua coscienza.
L’inconscio si chiama così perché rimane nascosto alla coscienza e può essere svelato solo con la particolare tecnica che ha reso famoso Freud.

C’è chi ne deduce che bisogna leggere i libri di psicoanalisi per conoscere se stessi.
Illusione.
Il percorso della psicoterapia psicoanalitica è più complesso perché si basa sul transfert che coinvolge lo psicoterapeuta e il paziente.
Il transfert, molto differente dalla semplice relazione terapeutica descritta in altre forme di psicoterapia, è quello derivante dalla prima esperienza di Freud.
E’ un processo che trasferisce fantasie ed emozioni inconsce, più sentimenti e pensieri, da una relazione del passato, un legame indispensabile per vivere, a quella presente in analisi.
Questo processo diventa efficace dal momento in cui il materiale inconscio viene scoperto, analizzato e rielaborato dallo psicoterapeuta psicoanalista.
La grande idea di Freud consiste proprio nel metodo per aggirare le resistenze automatiche della psiche e arrivare gradualmente a liberare la persona dal peso del materiale rimasto imbrigliato nell’inconscio.
Dunque, se sei scontento della vita che fai, devi scoprire quali sono le forze inconsce che agiscono in te, contro la tua volontà e contro la tua tendenza naturale.
Puoi facilmente dedurre che la volontà serve, ma solo per ri-modificare ciò l’ambiente ha precedentemente cambiato della tua personalità, purché lo porti alla luce.

E’ una pia illusione sperare di modificare se stessi escludendo il grande bacino della memoria inconscia.
E’ un’illusione deleteria, diffusa da ignoranti che proiettano involontariamente su altri le proprie angosce, o da falsi psico-maestri che campano sulla speranza delle persone di avere un futuro sempre migliore.
Mantenendo i piedi per terra, diciamo che nessuno è onnipotente tra gli esseri umani, però è possibile diventare coscienti della propria vera natura e della propria potenza.
Poi è possibile usarla nel migliore dei modi.
Puoi farlo anche tu.

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